FLASH DI UN RAPIMENTO.
Meric Long (uno dei Dodos) a bordo di una vecchia mustang si mette in viaggio in solitaria e a fargli compagnia nella notte, non ci saranno solo caffè e sigarette, ma anche un senso di smarrimento in un crescendo di incredulità.
Durante il tragitto, la fuggevole luce di qualche lampione, rivela un angosciante meccanismo in loop, di una figura che si ripresenta a brevi intervalli sempre più ridotti, di uno sconosciuto che cammina sul ciglio della strada. L’inverosimile sequenza di apparizione, si fa via via incubo tangibile e presagio di un pericolo imminente reale e non frutto di allucinazione da stanchezza o torpore da colpo di sonno, ci deve essere qualcosa sotto.
E difatti, un colpo di scena.
Meric Long si dimena in preda al panico, legato e imbavagliato sul lato passeggeri con accanto, alla guida lo stesso misterioso tizio incrociato durante il viaggio notturno, che in un primo momento, nonostante l’evidenza del fatto non ha l’aspetto truce e violento (che ci aspetteremmo) ma le vere intenzioni si scopriranno quando lo sfortunato viaggiatore verrà reso inerme col cloroformio, trascinato in un isolato casale, incatenato e lasciato sul pavimento, in balia di un cane feroce. (FINE PRIMO EPISODIO: SEGUITO DA “CONFIDENCE“)
THE DODOS. COLIN KENNEDY. 2011.