LA PRIVACY HA PRESO LA RUGGINE.
In genere quando siamo assorti in una telefonata, restiamo come isolati, al di là del peso dell’argomento o l’affinità con l’interlocutore, sospesi in una specie di bolla spazio-temporale, che è tuttavia una dimensione di condivisione e di contatto sul solo filo della voce.
Il video del regista californiano, che con fluidità segue il sound malinconico di Christian Loffler, mette al centro della scena e dell’attenzione un cimelio urbano ormai quasi sparito, ma forse ancora utile per qualcuno, la cabina telefonica, che anche se spesso sporca e malfunzionante,
rappresenta uno spazio riservato, un guscio protettivo.
Brevi sequenze riprendono tre cabine telefoniche, in tre città differenti (Montreal, Londra e Berlino) da angolazioni e momenti diversi della giornata, nelle quali si avvicendano tre personaggi di diversa età ed estrazione, intenti a riannodare le fila di qualcosa di inconcluso o di sospeso.
C’è un anziano signore che, con un cristallo in mano si lascia andare in un profluvio di ricordi fino a sfiorare l’infanzia e non è dato sapere chi ci sia dall’altra parte del telefono, solo alcuni scatti in bianco e nero ci restituiscono alcuni frammenti del suo passato, dei suoi affetti che raffiorano mentre parla.
Una donna africana, sta chiamando il fidanzato, presumibilmente molto lontano, alternando gestualità ed emozioni contrastanti, in un rapido loop di fotogrammi che forse alludono all’urgenza di un chiarimento, di un equilibrio.
Anche la rapida descrizione di una notte brava di un giovane punk, tra squat e luoghi underground, è ben resa da un ritmo convulso di istantanee sfocate e sciatte, testimoni di una serata sopra le righe e forse finita con qualche problema, che il ragazzo rievoca aggiungendo continuamente monete.
Molto poetica, nel finale la carrellata circolare attorno alle tre cabine telefoniche, in un’alternanza giorno/notte, che sembrano attendere, come luoghi deputati, altre storie,
e momenti di vita, prima di essere del tutto tolte dalla circolazione.
CHRISTIAN LOFFLER. MISHKA KORNAI. 2020.
