UN MINI CRASH AD ALTO VOLUME!
Pura estetica 70s per questo gioiellino interamente girato in stop motion dal gruppo di videomakers francesi Mizotte & Cabecou, che per l’occasione puntano la videocamera direttamente sul pavimento.
Location perfetta, la dimensione intima e familiare, per poter dar sfogo e un’accelerata a tavoletta ad un gioco nel circuito ristretto tra le stanze di casa, che chiunque avrà provato qualche volta nella propria infanzia: l’inseguimento tra due macchinine, qui un bolide rosso rincorso costantemente da una pattuglia, alla stregua di un poliziesco d’antan, fra derapate e strisciate sul parquet, sul tavolo e sulla libreria, slalom e sgommate tra dischi e CD; insomma tutta una serie di oggetti quotidiani disseminati qua e là, come in una metropoli in miniatura.
La vorticosa caccia su quattro ruote tra “gatto e topo” è così realistica, che quasi quasi ci si dimentica della sua natura “videoludica”, piena zeppa di riferimenti cinematografici o telefilmici, con tutte le circostanze tipiche del noir, da Walter Hill (The driver) o il (Vanishing point) di Sarafian, o ancora il (To live and die in L.A.) di Friedkin ecc. ecc.
Spassosa l’idea della rotatoria (il giradischi) e la caduta nel “dirupo”, che prosegue in notturna con il rombante inseguimento, sotto il rock pestone dei Papier Tigre, tra quartieri e strade in scala ridotta, un “drive in” a luci rosse in miniatura, un lavabo/half pipe, per poi finire impantanati in una neve-schiuma da barba.
L’ultima sfida si consuma tra bicchieri, posate e resti di cibo su un tavolo ancora da sparecchiare, con un epico frontale che manda in frantumi le due mini supercar.
Un trionfo di una divertente (e divertita, per gli autori) rombante kermesse, minuziosamente ricostruita, che va oltre la dimensione infantile e tocca qualche corda nostalgica.
PAPIER TIGRE. MIZOTTE & CABÉCOU. 2012.