CARTOLINE POSTDATATE.
Un racconto che ci arriva da un futuro prossimo, da una città, Atene con le sue gloriose rovine antiche e contemporanee della civiltà post industriale, nella quale ognuno è costretto ad arrangiarsi come può.
Sulla costa, un gruppo di ventenni passa le sue giornate nella ripetitività di gesti provocatori per aggirare la noia, ridotti quasi allo stato brado (ma nonostante tutto sempre col sorriso perennemente in faccia) sembrano essere i pochi sopravvissuti ad un esodo massiccio, colti in momenti e in situazioni a volte paradossali, chi si atteggia in varie mosse “coreografiche” chi cerca di abbattere a fucilate i droni di Amazon e chi addirittura fugge dietro ad uno struzzo, la prossima cena.
C’è ancora chi approfitta di un relitto rugginoso di una nave riversa sul fianco per provare il brivido di condividere uno spazio inconsueto, cè chi si mette in posa tra i blocchi di marmo delle cave e chi sfreccia in piena libertà sui foil windsurf tra le acque limpide, magari divertendosi anche a segnare il passaggio con fluidi colorati.
Per la clip girata da Romain Gavras, nella sua terra di origine, l’uso del ralenti, spettacolare e un po’ compiaciuto, è in linea con la melodia in stile anni ’60, sceglie in questo caso coreografie più sobrie rispetto agli standard a cui ci aveva abituato; non più quindi la sovrabbondanza di immagini e folle di alcune clip precedenti, ma una specie di memoria quasi minimale del contemporaneo, proiettata in uno scenario più carico di pessimismo, ma ancora speranzoso e vitale.
GENER8ION + 070 SHAKE. ROMAIN GAVRAS. 2021