TRICKS E CADUTE NELLA GRANDE MELA.
Da un lato le evoluzioni spettacolari e spinte al limite dello skater professionista Brian Anderson, che con la sua tavola si appropria di asfalto e monumenti newyorkesi con la spavalderia di chi ha già macinato esperienze belle o brutte e si è buttato alle spalle il ricordo di rovinose cadute.
Dall’altro, un ragazzetto timido e impacciato, che si sente inadatto allo sport di squadra, tant’è che abbandona, all’ennesimo flop, la partita di basket con gli amici.
Ma la casualità vuole che i due protagonisti si incrocino per un millesimo di secondo, il tempo necessario per innescare nel volto triste del giovane biondino, l’entusiasmo per rispolverare la sua tavola e cimentarsi anche lui in questo ostico sport; perché non spiarne i trucchi da lontano e tentare l’avventura?
E da quel momento, su un montaggio a frammenti, il regista bypassa i tempi morti e noiosi dell’apprendimento, gli errori, le cadute e le sbucciature, per farci ritrovare in un batter d’occhio (come in certi film anni ’80) un vero skater provetto, in grado di portare a termine tricks virtuosi e complicati, aggredendo scalinate e passamano, rampette e marciapiedi proprio come il fugace idolo incrociato in un momento di sconforto.
Nello skatepark di quartiere, infine, il ragazzo potrà spingere al massimo le capacità acquisite, in presenza di quel mentore ignaro di esserlo, in uno scambio di sguardi pieni di reciproca ammirazione e sostegno.
KASKADE & THE BROKS. CHARLIE ZWICK, MICHAEL CANZONIERO. 2014.
