PUDICHE GEOMETRIE.
In un’atmosfera ilare e simpaticamente retro, un gruppo di ragazzi e ragazze comincia a spogliarsi ed ammucchiare i vestiti in un angolo della stanza e ciò che potrebbe alludere all’incipit di un film porno, in realtà si tramuta in divertimento, danza e schetta goliardia.
Ma i corpi nudi, purtroppo lo sa anche un gatto, meglio bannarli all’istante impostando in modalità censoria ogni minimo sentore di oscenità.
Non sia mai! “Nessuno pensa ai bambini”? Si diceva…
Ed ecco che giunge la genialata di Keith Schofield, che con un montaggio fluido e disinvolto, “contaminato” dalla voce inconfondibile di David Byrne, sfrutta in modo creativo il tormentone di nascondere ogni centimetro di pelle “peccaminosa”, e trasformarlo in un gioco scenografico e geometrico, che ironizza e demistifica, invertendo provocatoriamente il mezzo con il fine, interpretato da un cast appassionato e perennemente sorridente.
E così, con spirito libertario, seni, vagine, peni e natiche tempestivamente celati da rettangoli neri, restituiscono allo spettatore ciò che non si aspetterebbe di vedere, ovvero nuove possibilità grafiche, nuove divertenti soluzioni, a volte teneramente ammiccanti, altre ludico-nostalgiche (il videogame, il duello con pistole), che relegano quasi sullo sfondo le adamitiche performances del gruppo.
THE BPA + DAVID BYRNE & DIZZEE RASCAL. KEITH SCHOFIELD. 2010.
E per chi volesse divertirsi con la versione “South Park”…..
