TUTTI I (MEZZI) NECESSARI.
Il regista americano di cui ormai abbiamo più volte colto lo spirito irriverente, declina in modo satirico e sarcastico, il concetto di perversione e morbosità che spesso vede schierate fazioni un tantino bigotte, anche se nel caso specifico non si sa se si tratta di un qualcosa di oltraggioso, o semplice invidia.
L’incipit della clip mette subito le carte in chiaro, un prosperoso fondoschiena femminile ben aderente a un paio di gambe sode, scende da una moto e si incammina per un quartiere buio, sotto gli occhi vigili e arrapati di un gruppo di presenti, ma pian piano si nota che la parte superiore “non è pervenuta”.
Un ancheggiare sui tacchi a spillo così provocante, scombina gli ormoni della cerchia di ragazzi che abbandonano all’istante auto e panchine per seguire e accerchiare quelle parti anatomiche così perfette. Ed è qui che l’atmosfera di incredulità disegnata da Keith Schofield si fa più tangibile, poiché anche il gruppo dei ragazzi è composto dal solo busto (privo di gambe e glutei), quindi il loro target, da quel che sembrava sottile morbosità cambia destinazione, ovvero un’imperdibile esperienza per sentirsi interi, cavalcando goliardicamente a turno (come fosse un toro meccanico) quella zona del corpo così desiderata.
La bravata notturna però è stata pubblicata su youtube, provocando sconcerto e disappunto nel pubblico femminile, che si esprime prima online e poi con tanto di cartelli e slogan per strada, protestando una singolarissima versione di giustizialismo…ma come in un gioco sempre più beffardo di scatole cinesi, si nota che anche il pubblico manifestante è privo di gambe, quindi come in un mondo abitato da soli freaks, anche queste temerarie eroine dell’orgoglio di un “corpo a metà” non si capisce bene dove vogliano andare a parare….fino a quando, da un’altra moto non giunge un’ennesima provocazione da far esplodere di rabbia il corteo e persino lo stesso regista, protagonista nell’epilogo del video, torna a casa amareggiato e confuso, forse consapevole di aver ecceduto col nonsense, come continuamente gli ricordano i continui commenti in rete.
STYLO G x JACOB PLANT. KEITH SCHOFIELD. 2016.
Divertente il video
Ottimo l’articolo
Geniale il titolo del pezzo!