DRUM&BASS E QUESTIONI SOCIALI.
Una clip girata con un particolare taglio documentaristico dal regista olandese Sil van der Woerd, secondo un concept fortemente voluto insieme al produttore esecutivo (membro di una fondazione umanitaria) e dal trio dubstep/drum&bass dei Noisia.
Le immagini per quanto finalizzate al connubio con la struttura sonora di “Mantra”, non si prestano a dubbie interpretazioni anzi, sin da subito la camera segue un travagliato viaggio di un gruppo di africani verso le coste europee, una costante fuga dalla precarietà verso un mondo “possibile”.
La siccità della terra in contrapposizione alle avversità incontrate alla deriva, al buio tra onde minacciose e qualche tragedia sfiorata in momenti fatali tra la vita e la morte, per poi gettarsi sfiniti sulla riva, il tempo di riprendere il fiato e poi via di corsa mentre il drumming della band olandese si fa via via sempre più stringente e ansiogeno seguendo il gruppo di migranti, con le lotte quotidiane, i rifugi di fortuna, la fame e le incertezze dinanzi ai muri, alle reti alzati dalle autorità a difesa non si sa di che o di cosa; una cruda coreografia che si mostra in tutta la sua drammaticità e che denuncia la non volontà o l’incapacità di riconoscere una condizione umana di sofferenza, continuando a perseguire l’ingiustizia per esercitare (quando accade) la carità.
NOISIA. SIL VAN DER WOERD. 2016.