DALLE VISCERE DELLA TERRA.
Il ritorno di Woodkid e delle sue percussioni è segnato da una estrema contaminazione industrial e di derivazione cinematografica. Yoann Lemoine dirige la sua stessa musica con una regia dal sapore distopico e fortemente pessimistico.
Woodkid segue il viaggio di un minatore dal suo arrivo alla miniera fino alla sua fine nella raffineria, lo stesso percorso del carbone che è il vero protagonista della clip. L’essere umano è solo un mezzo che permette alla materia prima completare il suo percorso.
Gli uomini sono ipnotizzati dal colossale macchinario, un gigante a tutti gli effetti, con il potere di assorbire l’anima con il ferro e la musica. La camera si alza e inquadra la raffineria, gli uomini si trascinano senza vita. Solo il protagonista arriva alla fine, dove assiste alla creazione del vero Golia, colui che da il titolo alla traccia.
Un amalgama di carbone e fuoco che lentamente si erge sull’uomo, che rimane pietrificato messo faccia a faccia con la sua stessa creazione. Un messaggio diretto, tipico di Woodkid che, come sempre, incide i suoi pezzi nella pelle degli ascoltatori.
La contaminazione delle sue esperienze cinematografiche è chiaramente visibile, anche e soprattutto per l’incredibile qualità degli effetti visivi.
Woodkid dimostra nuovamente, a distanza di molti anni dal suo esordio (2012), il talento e la
sua creatività, con un pezzo maturo ed evoluto anche a livello musicale. Con un ritmo cupo e
vibrante, da ascoltare con attenzione e, possibilmente, ad alto volume.
WOODKID. YOANN LEMOINE. 2020.
