OD(D)E A SAUL BASS
Ma voi lo sapete chi è Saul Bass? È uno che prima erano pressoché invisibili e poi, con lui, i titoli di testa dei film diventarono un evento, un film nel film.
Illustratore, grafico, artista asciutto e creativo che però è più conosciuto di quel che credete. L’avete visto. Siete amanti del cinema quello vero? Allora lo conoscete.
Avete visto Vertigo? Allora lo conoscete.
Avete visto L’uomo dal braccio d’oro? La donna che visse due volte? Anatomia di un omicidio? Psyco? Allora conoscete Saul Bass.
Avete visto Look what you made me do video di Taylor Swift? Beh no, non è di Saul Bass è di un artista e grafico che si fa chiamare Odd, ma è uno che Saul Bass lo conosce bene al punto da rubargli l’anima per 3 minuti di videoclip.
Questo video razzia e saccheggia a piene mani dal mondo e dall’immaginario di Saul Bass (oggi si dice “citazione colta”) ma per un istante ci possiamo godere ancora una bella animazione vecchio stile anche se di seconda mano.
Il video per la Swift è pensato come una motion graphic con quadri brevi animati e riempiti di grafica e tipografia. Proprio come dei titoli di testa, le parole riempiono immagini che raccontano la storia e tutto si muove a ritmo rendendo l’animazione godibile e puntuale. Molte sono le citazioni di Bass: la pistola con scritte e bandierina al posto del colpo, la macchina da scrivere, stanza buia con porta che si apre, mano con chiave e buco di serratura e soprattutto la rottura di uno specchio che frammenta l’immagine in tanti spicchi.
Come spesso accade ci troviamo davanti ad una specie di karaoke di lusso col testo scritto nel video che accompagna le parole. Quest’animazione è addirittura solo un rilancio di una canzone che ha avuto molto successo e quindi dopo un po’ è stata associata a questo secondo video molto più economico del primo. Ma anche se pare che il primo video sia una bomba (ora andrò a cercarlo), anche se questa è solo un’opera fatta da un grafico nel suo studiolo in compagnia di computer, software e un po’ di mestiere, anche se è solo ed evidentemente un’azione commerciale, ho trovato la citazione e la realizzazione affascinante e degna di nota. Guardate il video e poi, se non lo conoscete andate a cercare Saul Bass per godersi da dove nasce tutto questo…
TAYLOR SWIFT. ODD. 2017.
Bell’omaggio all’uomo che ha fatto diventare i titoli di testa una forma di espressione artistica: chi non ricorda le ipnotiche spirali che preparano lo spettatore ad immergersi nel morboso labirinto mentale del capolavoro Vertigo?