THE CHURCH OF ROCK’N’ROLL.
Arabrot con un pallino sulla prima “A” (che non ho capito come si mette perchè sono norvegesi). Ari Aster è invece “nuiorchese” e nel 2019 fece un film in cui una ragazza “nuiorchese”, con un fidanzato svedese, si fa convincere ad andare a conoscere la suocera.
La ragazza “nuiorchese” è Florence Pugh, non ancora inserita nella serie A della lega di Hollywood (il film di supereroi) si trova quindi in villaggio tipo comune fricchettona di nordici che hanno delle regole “particolari” di convivenza. Il film è un horror bucolico ambientato nelle campagne di Svezia (in realtà è girato in Ungheria forse perché il clima svedese, si sa non è che consenta di andare in giro vestite come la venere di Botticelli) ed è bellissimo.
Se siete su questo sito vi piace la musica e vi piace il cinema, altrimenti non si spiega.
Ma non divaghiamo: Arabrot (col pallino sulla prima A che non so mettere), un tempo facevano una musica abbastanza dura, quasi metal, come tutti gli scandinavi che vivono in paeselli nei fiordi di 800-900 abitanti. Un giorno vai alle cascate, l’altro sul falsopiano, poi ti scocci ti compri una chitarra elettrica ( o un basso, o una batteria) e metti su una band metal. Se siete non più giovani, magari mettete su una band pop come gli ABBA, ma continuiamo a divagare.
Se vi è piaciuto “Midsommar” (il film del 2019 di Ari Aster) vi piacerà questo videoclip (la colonna originale del film è di Haxan Cloack, non del Maestro Mazza).
Se vi piace questo video, anche togliendo l’audio (ma vi perdete molto), vi piacerà “Midsommar”.
Il video di “We Want Blood” riprende del film di Aster l’ambientazione in un paesaggio bucolico nordico, la presenza di danzatori che sembrano appartenere alla stessa comunità religiosa e , nonostante il titolo truculento anticipa un album (Of darness and light) che si prevede prosegua l’evoluzione delle sonorità già presenti nel precedente Norwegian Gothic, più mistico, meno chitarre distorte, un pizzico di elettronica e ballate cupe di folk apocalittico.
Chi è il regista? I norvegesi Laukli&Laukli (fotografi di moda). Le coreografie (belle) sono di Emmy Park. Gli Arabrot sopravvisuti sono in due, Kjeti Nernes e Karin Park (ma non è detto sia parente della coreografa). Dei 12 membri originali si son perse le tracce.
Vista da qui Norvegia, Svezia o Ungheria è uguale.
Io ho avuto paura, sia di Midsommar che di questo video, perchè capisco tutto, il sole 24 ore su 24 ore, la ricerca di spiritualità, ma non ti autorizza a fare tutte le cosette che si vedono nel video e nel film.
Diceva Totò “c’è del marcio in Danimarca”, figuriamoci in Svezia e Norvegia.
P.s. se siete interessati è possibile aderire alla Church of Rock & Roll, info in privato.
ÅRABROT. LAUKLI&LAUKLI. 2023.