RIFFS, TORTURE E UNA BALLATA.
L’alt-hip hop del duo Paris Texas si fonde con i riffs distorti di chitarra per esaltare ancor di più la potenza del martellante e oscuro slang sciorinato dai rapper Felix e Louie Pastel, che oibò in questo video non se la passano affatto bene, coinvolti in una sequela di immagini raccapriccianti, protagonisti nel doppio ruolo di vittime e carnefici.
Già dall’incipit, l’impatto violento che ci riserva il regista Austin-Taylor Richburg ha una forte correlazione coi vecchi film slasher, con protagonisti due energumeni incappucciati di bianco, alle prese con le vittime di turno costrette a subire ogni angheria psico-fisica applicata ai dissidenti o ai resistenti, uno ferito e trascinato come un insaccato sanguinante da un’auto in corsa, l’altro legato ad una sedia col volto pieno di lividi e ferite segregato in un angusto stanzino dove ogni tanto viene a fargli visita un singolare torturatore incappucciato.
Ottima la confezione nostalgica con quella grana da pellicola 70’s – 80’s, in un mix di generi che entra a gamba tesa nello spazio sperimental-cinematografico intrapreso con ottimi risultati nel mondo del rap, vedi Death Grips, Brockhampton, Slowthai, Clipping ecc.
I riffs del sadico “carceriere” suonati alle spalle del protagonista intontito si fanno sempre più ossessivi procurando ulteriore dolore fisico come si trattasse di sottili lame conficcate nelle orecchie, insostenibili fino quasi al collasso, mentre la mdp si insinua altalenando tra dettagli e campi lunghi nel tetro sgabuzzino e non lascia presagire nessuna speranza, nessuna salvezza.
Un improvviso twist, la musica si blocca e un triste scenario boschivo attorno a una tomba appena scavata e perimetrata dalla polizia, è smorzato da un cortocircuito narrativo-musicale che alleggerisce e dà una versione diversa del tragico antefatto, riportando il tutto ad un livello più distensivo e (forse illusorio) con un finale contrappuntato da una ballad rasserenante; non sapremo mai se reale o immaginato.
PARIS TEXAS. AUSTIN-TAYLOR RICHBURG. 2021.