RIEMERGERE DALL’INCUBO.
Un incubo psicotico derivato da abuso di stupefacenti e alcol per il protagonista di questo video che frastorna innanzitutto per l’eccesso di chitarre abrasive, un drumming possente e una voce urlata fino allo sfinimento.
La band in questione potrebbe essere definita la sorella minore dei Gilla Band, difatti oltre alle sonorità noise-punk e un approccio lirico dissacratorio che le caratterizzano, condividono le stesse origini irlandesi e (per la cronaca, l’intero album “Doomscroll” è stato registrato e mixato proprio da Daniel Fox, il bassista della band di cui sopra).
Aderendo al testo, le immagini amplificano e distorcono temi della vulnerabilità e tossicità maschile, ottimamente resi da un montaggio febbrile e ipercinetico, debitore di alcune allucinazioni visive care al cinema del “francese” Gaspar Noé o al miglior Winding Refn, prima che si impantanasse nel patinato “horrorucolo” del 2016 “The neon demon”.
Dirige con mano sicura il bassista Ryan Mortell degli stessi Naked Lungs, dimostrando di saper creare mostri e situazioni alterate col solo ausilio di luci irreali e imponente psichedelia in contesti ordinari in cui si manifestano gli esiti di una precarietà psicofisica sottoforma di un permanente stato di apnea che attanaglia senza possibilità di scampo.
Il protagonista (Andrew Cusack) è al tavolo insieme ad altri amici a bere in un pub, lo sguardo tetro e inquieto, percepisce flash di ghigni e teschi in ogni individuo presente, compresa una conturbante ragazza che gli punta gli occhi addosso e ride sguaiatamente con fare enigmatico e derisorio.
Il tentativo di sfuggire a quell’incubo rifugiandosi in una toilette giova a poco, anzi apre un’ulteriore spirale ansiogena, a cui il giovane esasperato cerca di porre rimedio inalando coca e bevendo ancora whisky (con lo stesso effetto moltiplicatorio del buttare benzina sul fuoco); tutto a un tratto l’ambiente si tinge di rosso e la ragazza ricompare più minacciosa e paurosa, muovendosi meccanicamente e urlando, quasi una presenza uscita da un horror anni ’70.
Ma, nell’epilogo ciò che appare la fine di tutto, è solo l’estremo istinto di sopravvivenza che nell’inconscio dell’uomo si manifesta attraverso la figura della donna che sembra voglia annientarlo, mentre si tratta dell’estrema fase della crisi che è anche però il primo anelito del superamento di quell’incubo soffocatorio di panico e allucinazioni.
NAKED LUNGS. RYAN MORTELL. 2023.