LA VENDETTA DI MOBY DICK.
Chi bazzica il variopinto territorio dei cortometraggi di animazione, in particolare quelli più “dark” e “per adulti”, forse ricorda quel gioiellino croato del 1980 conosciuto internazionalmente col titolo di Fisheye.
In un villaggio di pescatori, mentre gli uomini sono in mare a catturare le loro prede, un’orda di enormi e mostruosi pesci emerge dall’acqua e, camminando sulla terraferma, dà la caccia alle donne e ai bambini rimasti nelle loro case.
Che la si legga come una macabra favola ecologista, o come una paradossale metafora sulla precarietà degli equilibri sociali pronosticando (forse auspicando) una violenta rivalsa dei “deboli”, l’inquietante opera di Joško Marušić lascia comunque il segno.
E chissà, magari avrà anche influenzato Heath Ledger nel concepimento del qui presente videoclip. No, non si tratta di una curiosa omonimia: il regista è proprio Heath Ledger, l’indimenticabile Joker di Christopher Nolan!
Purtroppo, come tutti sanno, un’overdose stroncò la vita e la carriera del giovane attore nel 2008, lasciando incompleto anche il qui presente video. I suoi collaboratori e amici, membri del collettivo artistico The Masses, hanno comunque deciso di portare a termine il progetto, seguendo le indicazioni “spirituali” dell’ideatore e dedicando alla sua memoria il prodotto ultimato.
Come confermano anche le voci ufficiali, è chiaramente il sentimento ambientalista ad aver ispirato la sfortunata star: un’aperta denuncia ai moderni balenieri che operano illegalmente al largo delle coste australiane, trattata con dissacrante gusto per lo humour nero e scioccante puntualità concettuale.
La tecnica di animazione adottata, quella dell’animatic (una sorta di storyboard in movimento), nella sua studiata approssimazione, conferisce all’insieme il giusto sentore di grettezza underground.
L’incalzante, divertente ed eccentrico sound dei Modest Mouse incornicia con totale coerenza il mood acido del clip, ambientato in un folle universo parallelo in cui gli animali si sono orwellianamente adattati ai costumi umani.
Pesci e cetacei hanno pertanto abbandonato le profondità oceaniche per assumere il comando di barche e battelli, rivestendo ruoli e svolgendo mansioni che di norma spetterebbero ai capitani e ai mozzi del “nostro” mondo.
Accompagnati dallo sguardo allegro di un sole antropomorfo, che si direbbe la versione psichedelica della Baby Sun dei Teletubbies, seguiamo l’avventuroso tragitto di un peschereccio popolato da… balene cartoonesche!
Fra un’occhiata al radar e una scrutatina all’orizzonte – ma anche, occasionalmente, alle sensuali curve di una balenottera intenta ad abbronzarsi sul ponte della nave – l’equipaggio incappa finalmente in un branco di animali che sguazzano beati fra le onde del mare aperto.
Sono loro l’obiettivo di questa spedizione venatoria, l’ambito bottino di quest’assurda caccia. E non sono necessari eccessivi sforzi di immaginazione per capire che quelli non sono grossi tonni, né una rara specie di squali… ma nientemeno che esseri umani!
L’orrore e la paura si materializzano sui volti di quelle strane creature acquatiche, non appena l’imbarcazione delle spietate balene invade il loro spazio. Gli arpioni sono già alzati, le reti già sotto la superficie…
In men che non si dica il massacro ha inizio: le fiocine sibilano infilzando quelle innocue bestiole, altre vengono pescate vive e finite a bastonate dai sanguinari cetacei, quindi si procede con lo scorticamento delle vittime. E tutto viene mostrato in dettaglio, con la spiazzante gratuità di una campagna di sensibilizzazione della PETA!
Persino il sole fattone preferisce tramontare prima dell’ora consueta, pur di allontanare gli occhi da uno spettacolo tanto truce.
E dopo una chiassosa, triviale e delirante festa marittima per celebrare la pesca fortunata, la baleniera (o sarebbe meglio dire “umaniera”?) torna al suo porto, pronta a consegnare l’orrida merce.
Quale sorte toccherà ai resti di quella misera gente? Be’, più o meno l’equivalente “antropico” dei Chicken McNugget: tritati, ridotti in polpettoni e infine trasformati in deliziosi snack proteici. Come ciliegina sulla torta dell’ironia, scopriremo che sono le foche le più ghiotte consumatrici di tali carnose leccornie.
Insomma, neanche Dante si sarebbe immaginato che la legge del contrappasso potesse spingersi a simili livelli…
MODEST MOUSE. HEATH LEDGER. 2009.