UNA CHALLENGE MOLTO PERICOLOSA: LA VITA!
Crudele e doloroso sguardo. Ci troviamo sbattuti davanti a un racconto cruento e che violenta la nostra sensibilità. Il primo pensiero che ci viene è: idioti… degenerati!
La traccia del racconto in effetti sembra ricalcare quella di tanti giochi stupidi, quella di tante sfide spietate che si lanciano oggi su internet. Son prove di coraggio, rischi e dolori inutile accettati per una manciata di like da social o di visibilità che sembra possa appagare anche se hai fatto la cosa più stupida del mondo.
In rete ce ne sono tante, troppe, e ne conosciamo senz’altro qualcuna: si chiamano challenge e sono quelle sfide che soprattutto su You Tube o su TikTok diventano velocemente virali attraendo milioni di visualizzazioni. La più famosa forse è quella di gente che si è filmata mentre si rovesciava acqua e ghiaccio sulla testa. Ma sono anche quelle sfide fatte di Mentos e Coca Cola per fare un geyser appiccicoso, oppure quelle dove succhi aria in un bicchierino perché il sottovuoto ti gonfi a dismisura le labbra o quelle più ingegnose tipo sniffare col naso un preservativo intero (e la cosa non è proprio salutare) o la sfida da geni che si chiama Tide Pod che prevede l’ingoio intero di capsule di detersivo per lavastoviglie… ma poi arriviamo a quelle sfide ingegnose a stare in equilibrio sul tettuccio di una macchina in corsa (c’è anche la versione da fare sul tettuccio di un treno) o quelle fatte di salti dalle finestre o di buste in testa per non respirare.
Vedendo questo video dei Prodigy il primo pensiero che mi è venuto è questo: gente senza cervello che si degrada e rischia la propria vita per un premio decisamente iniquo: soldi.
Poi ad uno sguardo più profondo mi ha fatto venire in mente ben altro, sempre crudele, sempre idiota ma con molto meno libero arbitrio.
Il video, che è un vero e proprio cortometraggio, è facile da spiegare nel suo insieme: uomini ricchi e annoiati con posizioni di privilegio e potere, sentendosi superiori a tutto, cercano sensazioni forti a spese di altri e quindi organizzano e finanziano una crudele gara di corsa “all’ultimo sopravvissuto” con lauto premio finale. Una corsa a piedi in mezzo alla città, tra traffico e ostacoli insormontabili ma bendati e con le mani legate dietro la schiena. Accettare un’istigazione al suicidio e per cosa? Chiaro, per gli schifosi, subdoli, necessari soldi…
La mia visione a questo punto si è fatta meno biasimevole e più laterale: cosa facciamo tutti i giorni andando in ufficio, in cantiere, in fabbrica o in qualsiasi degno posto di lavoro? Accettiamo spesso condizioni squallide, competizioni, ingiustizie e ingiurie per un premio finale: soldi.
Certo in un lavoro c’è più dignità e tutela ma tanti sono i bocconi velenosi da dover ingoiare, tante volte sono gli occhi bassi e la testa che si gira da un’altra parte per mantenerci il posto o per esser bravi dipendenti… ecco, dipendenti. È una gara squallida anche la vita quando è fatta di lavoro frustrante e compromessi squalificanti da accettare solo per pagare bollette e affitti. Spesso facciamo di tutto, anche cose desolanti per soldi. Rinunciamo alla nostra vita, ai nostri affetti e al nostro tempo solo per soldi e non se ne può fare a meno: questo è essere un adulto.
Il video quindi parla sì di cose estreme ma che sono decisamente una metafora anche non troppo velata di quella crudele competizione per arrivare a fine mese, fatta tra colleghi per ossequiare il capo o tra disoccupati per avere un posto sicuro. Una corsa ad occhi chiusi e disposti a sfracellarsi per 1000 schifose euro al mese, tutti i mesi.
Due sono gli sguardi che a mio parere si possono avere per questo video: uno, quello critico e schifato per chi accetta degrado e rischi per denaro e l’altro, quello più comprensivo e empatico, per chi accetta degrado e rischi per denaro (che spesso siamo noi)
Piccola curiosità: quella che nel video se la cava è Sharky, un ex membro dei Prodigy.
THE PRODIGY. RON SCALPELLO. 2005.