LONG ROAD HOME / ONEOHTRIX POINT NEVER (CHARLIE FOX & EMILY SCHUBERT)

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SCENE DI SEDUZIONE DEMONIACA.

Una stanza spoglia, con solamente un pannello luminoso quale suppellettile ornamentale, una soglia senza porta sullo sfondo e una finestra senza ante sul lato destro: è questo il piccolo palcoscenico all’interno del quale si svolgerà la scena.

Piccolo? Diciamo pure piccolissimo.

Già, perché le assolute protagoniste del video non sono persone in carne e ossa, ma figurine animate a passo uno, e nello specifico creature infernali dai connotati fisici grottescamente femminei (sempre che si possa o si debba determinare il sesso di soggetti simili…).

Utilizzando uno stile di animazione fluido ma di caratura miratamente artigianale, e rendendo scenograficamente spunto dal corto sperimentale Le ravisement de Frank N Stein di Georges Schwizgebel, il duo di artisti Charlie Fox ed Emily Schubert dà vita alla sensuale danza di corteggiamento delle due “demoni”, a metà strada fra un’esibizione tersicorea di stampo squisitamente teatrale e un vero e proprio amplesso erotico che non fa sconti su liquidi corporei e stimolazioni manuali.

La regista Emily Schubert è la creatrice dei due pupazzi, alla cui anatomia alterata da quadro cubista si appaia l’inquietante antropomorfismo deviato di uno Jan Švankmajer: perfetto connubio per l’eterea e onirica traccia di Oneohtrix Point Never che completa la composizione filmica.

Una diavolessa si avvicina a una sorta di donna-pipistrello rannicchiata in un angolo della stanza, chiusa su se stessa nel caldo abbraccio delle sue ali, e la desta dal torpore aiutandola ad alzarsi. La prima somiglia a uno dei giocattoli feticistici dell’assassino di Profondo rosso, l’altra pare un ibrido fra una volpe volante impagliata e una Barbie.

Le due demoniache creature si studiano, si guardano negli occhi, e a suon di sguardi ammiccanti e allusivi movimenti linguali confermano un apprezzamento reciproco.

Si stringono nella posa di due provetti ballerini, si sfiorano teneramente – impresa mica scontata, fra artigli affilati e arti ungulati! – e si accarezzano schiene e natiche l’un l’altra. Da lì a veri e propri strofinamenti di zone erogene il passo e breve, e la macchina da presa non ha reticenze nell’inquadrarle in dettaglio.

Già, questo comprende il tenero palpeggiamento delle sei sataniche mammelle che la demonietta sfoggia senza falsi pudori… e che all’occorrenza spruzzano una sostanza lattiginosa dai chiari sentori eiaculatori, viziosamente leccati dalla partner alata!

Fra baci appassionati, salivazione abbondante e passi di danza “calienti”, le due amanti arrivano a un climax emotivo che le spinge a piangere entrambe, in previsione dell’atto conclusivo che consacrerà una volta per tutte il loro sentimento.

La diavolessa squarta con un’unghiata il petto villoso della pipistrellona, causandone la fuoriuscita di sangue e viscere, ma la brutalità del gesto cela un fine assai più romantico.

Violenza e rigenerazione, amore e morte, ferocia e dolcezza, trasformazione e completamento: con il loro ultimo abbraccio, prima di sparire in un vortice di linee circolari a un passo da Marcel Duchamp, le due si uniscono in un’unica forma, in un unico essere che racchiude caratteristiche di entrambe.

Una mostruosità deliziosamente poetica!

E chi si fosse affezionato alle due protagoniste nella loro individualità, può comunque dormire sonni tranquilli: nel sottofinale ricompariranno insieme alla loro controfigura metamorfica per un inchino al pubblico.

E noi non possiamo che applaudirle tutte e tre.

ONEOHTRIX POINT NEVER. CHARLIE FOX & EMILY SCHUBERT. 2020.

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