METAMORFOSI.
Billie Eilish, giovanissima cantautrice californiana, rilascia due videoclip per il primo singolo “You should see me in a crown”, estratto dal suo album d’esordio “When We All Fall Asleep, Where Do We Go?” prodotto dal fratello Finneas.
Ad agosto 2018 esce la prima clip: un video verticale dove i protagonisti sono Eilish e una decina di ragni che le camminano sul viso, piedi e mani.
A distanza di 6 mesi, a marzo 2019, viene pubblicato il secondo video musicale diretto dal Re della Pop Art giapponese, Takashi Murakami.
Murakami usa la tecnica motion capture per rendere verosimile l’immagine di Eilish in versione Anime. Un cortometraggio articolato e surreale, una splendida opera d’arte di colori e animazioni sovversive in cui l’artista riproduce, graficamente, le idee e lo stile inconfondibile di Eilish.
M.: “Quanti ragni vorresti nel video?”
E.: “Sono io il ragno!”
Un sodalizio perfetto tra due icone del Pop contemporaneo e le loro iconografie più famose.
L’apertura del secondo video è dedicata a “Blohsh”, il simbolo grafico di Billie Eilish: un umano stilizzato, la cui testa scivola, mentre una spalla si alza, l’altra si abbassa e una gamba è sollevata nell’atto di camminare. Il campo si allarga sugli abiti oversize indossati da Eilish: maglietta e pantaloncini verdi neon con Blohsh bianchi. Al collo una lunga catena.
Seduta a gambe incrociate, si sfiora i capelli, si alza, inizia a cantare e a ballare hip-hop. Movimenti frastagliati e cenni irregolari della testa. Impeccabile sincronicità tra canzone originale e immagini.
Ad ogni passo, Eilish crea sotto di sé dei cerchi concentrici dai colori vivacissimi e, intorno a lei, ombre di pianeti e continenti si confondono con reticolati, luci, Blohsh verdi e occhi psichedelici.
In questo universo sospeso compaiono sette manichini disposti in cerchio: sei divise con stampe floreali e colorate, illuminate da fasci di luce azzurra, e una nera, sotto un riflettore rosso.
Eilish dismette i vestiti fosforescenti e si tinge di dark.
La trasformazione ha inizio.
Il Blohsh rosso, dipinto sul retro della sua felpa, muta e gli spuntano sei braccia (o zampe).
Una ragnatela si espande sotto i piedi di Eilish, fino alle porte di una città in miniatura: grattacieli illuminati da finestre verdi e primi piani sulle opere più celebri di Murakami, i “Flower”, fiori ipercolorati e sorridenti che creano un senso di gioia e positività, in tipico stile Kawaii (carino).
La metamorfosi si compie e Eilish assume le sembianze di un ragno, con una testa a forma di teschio, denti aguzzi e occhi roteanti. Un “Mr. DOB” nella sua versione evoluta e distorta di “Chaos”.
Il mostro penetra nella città, seminando il terrore. I Flower non sorridono più e rabbrividiscono di fronte all’incedere impetuoso dell’animale che li infilza sotto le sue zampe artiglio. I Blohsh appaiono smarriti, provano a scappare, ma vengono divorati compulsivamente dalla belva. Il teschio inizia a filare la sua ragnatela: una lava plastica, multicolore, che si riversa sulle strade, invadendole come un fiume in piena, travolgendo tutto e tuttə.
La tela è compiuta e “Eilish-Ragno” troneggia sul magma variopinto. Ha conquistato la sua “corona” e da questa rivoluzione emergono tanti Blohsh a 6 braccia che trovano una loro distinta collocazione nella nuova città dai confini fluidi e spiraleggianti.
Il video si chiude con ben 5 pagine di titoli di coda, per chi adorasse ancora leggerli.
BILLIE EILISH. TAKASHI MURAKAMI. 2019.
Scelta figa e ggiovane. Bell’articolo!