GLORY BOX / PORTISHEAD (ALEXANDER HEMMING)

VIDEO ARK ||| Recensioni Video Musicali

UN SALTO NEL PASSATO.

E di nuovo, un salto nel passato. C’è un pizzico di malinconia in questa scelta ma c’è anche la voglia di mettersi in pari con video del ormai storici che hanno segnato momenti chiari e distinti al di là della loro qualità narrativa o estetica.

“Glory Box” è forse il brano più sensuale che conosca e che ci ha inculcato in testa il trip hop. Movimento musicale di grande impatto nato a Bristol (più o meno) e di grande importanza, di altrettanta diffusione mondiale e di ottimo successo. Ha influenzato e arricchito di suoni e sensazioni la musica di tutto il mondo ma in sostanza, è stato creato e sviluppato da una piccola manciata di band inglesi che tra l’altro sono avare di produzioni e abbastanza ritrose al successo di massa…

Dal sapore di una pellicola degli anni ’50. Un localino che fa jazz. Una band suona la canzone. La cantante elegante e passionale fa la serata col suo gruppo e sulle note del brano persone eleganti si corteggiano e si conquistano.

La storia però passa per intrighi, ricatti, bon ton e un alto ceto sociale.

Una tv trasmette proprio la diretta del concerto jazz e si vedono i primi piani della Gibbons che si esibisce.

A guardarla un balordo, un investigatore privato in stile Philip Marlowe nella versione Humphrey Bogart (non conoscete Humphrey Bogart? Conoscetelo!). Sviluppa foto nella sua camera oscura, forse è un paparazzo ubriacone e sbandato a caccia di scandali.

Altrove, in un ufficio dove il bellimbusto di turno, il pezzo grosso dell’ufficio, flirta e viene conteso da due sue collaboratrici. Occhi dolci, avance e competizioni tra le donne.

Cambio scena, un club riservato di quelli snob e di lusso. Il pezzo grosso dell’ufficio legge il giornale insieme a suoi pari, bevendo del buon brandy. Riceve un pacco, fotografie sembrano, e ne rimane sgomento.

Un ricatto? Prove compromettenti?

Il pezzo grosso agisce. Va dal paparazzo. Nel suo studio fotografico trova tutte le prove. Altre foto appese ad asciugare e negativi (hai presente cosa sono i negativi?). Strappa e distrugge tutto. Arriva il paparazzo e si rende conto del danno ricevuto ma il pezzo grosso è nell’ombra e affronterà il balordo forse avendo la sua vendetta.

Il video che accompagna la canzone è stato utile a complicare e sviare il significato stesso del brano.

La frase “I just wanna be a woman” sommata alle stravaganze del video hanno concorso a dare interpretazioni più disparate di sesso e sessismo che hanno deluso gli stessi Portishead.

Tutti i personaggi maschili di questo video, fatta eccezione dei membri della band, sono interpretati da donne truccate e camuffate da uomo. Nel video quindi solo donne, cosa che non poteva creare un certo cortocircuito se affiancate alle parole “io voglio solo essere una donna”.

La Beth Gibbons in tante interviste si è lamentata del fatto che il video e il brano siano stati interpretati dal pubblico in altro modo rispetto agli intenti voluti dal gruppo e la cantante è fortemente contrariata anche del fatto che un brano così banale e commerciale, a suo dire, sia diventato così famoso e li abbia catapultati in tutti i mercati. Dichiara anche di averci comprato casa coi guadagni ricavati da questo brano ma con piglio artistico e snob voleva meno successo e visibilità.

La Gibbons nel video, oltre il personaggio della bella e sensuale cantante, interpreta allo stesso tempo il personaggio del pezzo grosso e del paparazzo antagonista.

Il video è girato con la solita bassa qualità che caratterizza i Portishead e con quel taglio leggermente naïve che è la dichiarazione esplicita della loro contrarietà al mainstream e all’industria discografica. E allora sapete cosa Portishead? Se non volete il successo, fate solo canzoni brutte, no?

Particolare divertente e scemo allo stesso tempo: guardate gli strumentisti della band. Tutti eleganti e assolutamente coerenti con l’atmosfera e periodo storico. Tutti professionali e adeguati alla loro parte. Ma il tastierista ha il braccio visibilmente e pigramente appoggiato al suo strumento per fare bella mostra del fatto che di tutta questa musica elettronica ci sono solo pochissime note suonate, essendo il trip hop musica composta dal taglia e cuci di vecchi brani e patch musicali già esistenti.

PORTISHEAD. ALEXANDER HEMMING. 1995.

Per una dimostrazione del taglia e cuci del più famoso brano trip hop, già che ci siete ascoltate anche:

author
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
0
Would love your thoughts, please comment.x