BASSO BUDGET, GRANDE IDEA.
È facile. Prendi un grafico, ce ne sono tanti. Prendine uno di quelli one man band (con un pacchetto software completo per grafica e animazione). Li trovi ovunque oggi e a buon mercato. Ce n’è di sicuro uno nel tuo palazzo o tra i tuoi vicini. Lo prendi, bravo e giovane, pieno di entusiasmo e voglia di passare le prossime 10/20 notti davanti al computer e con la scusa dell’evidenza e che col tuo lavoro si farà le ossa e si potrà mettere in mostra, ci tiri fuori un buon video promozionale. Video budget-friendly ed economicissimo che però, nonostante la premessa di scarno valore concessogli, può stare di buon grado sulle piattaforme più importanti accanto a video miliardari come quelli per Lady Gaga o i Radiohead.
Ma poi questa razza poco evoluta dal lato finanziario, questi nerd appassionati, questi eterni ragazzini (anche di 50 anni e più) già al primo incontro ti propongono immagini e animazioni mai viste, come se il cliente fossero loro e anzi, come se il cliente gli avesse fatto un piacere a scegliere loro e non un altro grafico ammassato giù nel bidone differenziato dei sognatori… ne conosco tanti. Ne ho visti tanti con gli occhi rossi e la stanchezza atavica dire grandi e famosi nomi di gruppi musicali con i quali hanno lavorato per copertine, video, gadgettistica e packaging e averci guadagnato al massimo la gloria.
In questo caso, per questo video, sono sicuro si tratti di tutt’altra storia. Immagino contratti milionari e grandi ritorni per il grafico Wobblylobster, alias Stephen Smith, dotato grafico inglese che ha sfornato questo video da solo, col suo bel computerino e usando i famosi programmi di editing per immagini e animazioni.
La tecnica che ha usato è un semplice e paziente ritaglia e attacca: il collage fatto in versione digitale. Dopo aver scaricato e acquisito migliaia di immagini sul suo desktop, ha iniziato a tagliarle, mischiarle, montarle in surreali e buffe creature che poi ha animato a tempo di musica. Il video che ne è venuto fuori è un viaggio in profondità. Sono immagini che si aprono per mostrare il dentro delle scene e come in scatole cinesi, ad ogni immagine c’è un altro dentro che si scopre.
Il video ha soluzioni visive interessanti e inaspettate, evidente la visione illustrativa del creatore. Ogni scatola è pensata come un quadro, una tavola illustrata con personaggi onirici frutto di giochi di parole e poesia visiva: mani che piovono da nuvole incombenti, delfini con gambe da ballerina classica, bucce di banana come rampe di lancio per auto acrobatiche. Ma anche architetture astratte, personaggi mitici e invenzioni organiche che si nutrono di un pensiero alla Man Ray.
Il video continua a scorrere in avanti, scavando le immagini che si schiudono al passaggio del nostro occhio. Tutto il video ruota al semplice concetto “dentro”.
La musica dei Better Lost Than Stupid, simpatico nome per questa band emergente, ha all’attivo un solo album. La musica è decisamente piacevole e di quelle che rallegrano una giornata, e il video, dal gusto fresco, naïve, e qua e là con soluzioni acute e goduriose, si inserisce a pieno titolo nelle playlist delle piattaforme a fianco di video blasonati e di gruppi dal grande budget.
Questo video non sfigura, regge il colpo e lo celebro soprattutto per questo: una bella idea e un buon modo di trattare le immagini sono tutto, o almeno sono molte. Sicuramente molto più di un video che si accontenta di primi piani di faccia e capelli della famosa star di turno.
BETTER LOST THAN STUPID. WOBBLYLOBSTER. 2019