LA SOLITUDINE DI UN POVERO DIAVOLO.
L’immagine di due statuine di cera da torta nuziale con le teste consumate dalle fiamme, sotto gli occhi vigili di un caprone nascosto nel buio, non è forse il miglior biglietto d’auguri per un felice matrimonio, ma resta il perfetto “pitch” introduttivo per un video dissacrante e teneramente maligno come il qui presente.
Opera di AB/CD/CD, duo artistico composto da Clement Dozier e Camille Dauteuille, che per il divertente brano di Tim Burgess dei Charlatans (chiaramente ammiccante al capolavoro dei Rolling Stones del ’68) s’inventano la triste sorte di un diavoletto sguaiato quanto profondamente incompreso.
Mentre una gioconda compagnia di amici e parenti celebra rumorosamente lo sposalizio di una giovane coppia, tra fotografie e risate in quantità, un ospite inatteso si manifesta nel bel mezzo della cerimonia: nientemeno che un demone!
Il nostro belzebù – fisico snello, pelle rossa, naso ovinomorfo e corna – non pare animato da cattive intenzioni, ma il suo modo di fare esuberante e il suo aspetto inevitabilmente poco gradevole mal si confanno all’ambiente festaiolo.
Saltellando, slinguazzando a destra e a manca, balzando sui tavoli ed esibendosi in siparietti danzerecci fuori luogo – sebbene tecnicamente ben eseguiti, è necessario sottolineare! – il piccolo diavolo getta nello scompiglio l’allegra brigata, tanto da costringerla a darsi alla fuga.
Questa sottospecie di variante satanica di Beetlejuice o Drop Dead Fred si ritrova così da solo, isolato nel mortorio di una sala ricolma di luci stroboscopiche, festoni e vivande abbandonate.
Il meschinetto, in lacrime, si avvia pertanto per la propria strada, spargendo lungo il tragitto i petali dei fiori con cui non è stato in grado di onorare i novelli coniugi. Tutta la malizia che trasudava dai suoi movimenti osceni si è ora trasformata in una maschera di patetismo e tragicità.
Solo una persona sembra capirlo: è lo stesso autore del brano, che con la sua folta chioma di capelli lisci e biondi richiama l’effigie di un angelo. Chissà, magari si tratta davvero di un messo celeste incaricato di vegliare su quello sfortunato servetto di Lucifero…
Chi lo dice che i diavoli non abbiano diritto a un po’ di misericordia e comprensione, in fondo?
Mentre prosegue la mesta odissea nella solitudine del demonio, scopriamo attraverso una catena di flashback che il suddetto non ha mai avuto vita facile: vittima dei bulli a scuola, senza amici e giudicato semplicemente in base al suo aspetto, il nostro cornuto amico può consolarsi solo imbastendo fiammeggianti fantasie infernali.
Mastro fochista qual è, non avrebbe problemi a incantare le anime dannate di giovani pulzelle coi suoi giochi di prestigio pirotecnici. Già, all’Inferno sì che sarebbe rispettato!
Ma la realtà è un’altra, e sulla Terra può solo contare sul supporto ridanciano di derelitti e reietti della società, gli unici che sembrano apprezzare sinceramente la sua clownesca presenza.
Ma visto che piove sempre sul bagnato, non sono finiti i guai per questo rubicondo miserabile: oltraggiati dal suo rovinoso intervento al party, gli invitati alle nozze, capitanati dalla furente sposina, si lanciano all’inseguimento della creatura, brandendo mazze e corpi contundenti di ogni sorta.
Una scena di (in)giustizia medievale che trasforma il demonietto in un vero capro espiatorio, una valvola di sfogo attraverso cui si sprigionano gli istinti ferini e i pregiudizi mal assopiti di tante personcine “perbene”.
La folla inferocita lascia così il corpo contuso e privo di sensi della vittima sacrificale in un campetto erboso, su un giaciglio di immondizia, alla mercé dell’aria della sera.
È qui che ricompare il buon Burgess: mosso a compassione, l’angelico cantante carezza il martoriato esserino e lo porta a casa con sé, adagiandolo confortevolmente accanto al caminetto.
La gioia e la sorpresa del diavolo al suo risvetglio, di fronte allo scoppiettio del fuoco, riempiono l’ultima, dolcissima inquadratura del video.
Ecco la prova che a volte non servono contesti paradisiaci e smielati per riscaldare il cuore…
TIM BURGESS. AB/CD/CD. 2020.