PROVE DI METAMORFOSI NEL REGNO DEI PICCOLI K.
Metti che ti tocca pagare un bollo arretrato, all’ufficio dell’Aci non c’è mai tanta gente, in pochi minuti prevedi di cavartela. Metti però che una simpatica canaglia con tante lentiggini anziché giocare con il materiale ludico per bambini presente nell’ufficio, si diverta a fare stelle filanti degli scontrini contapersone mettendoli poi nel suo zainetto in maniera poco ordinata.
La tua giornata prende una piega inattesa e non ti resta che dare spazio all’immaginazione se non prendi in considerazione l’idea di fare a pezzi quell’incarnazione di un personaggio dei racconti di Kafka che si trova dietro la scrivania.
Questa disavventura capita nel video degli Squid, diretto da Kasper Haggstrom, nella figura di Charlotte Ritchie, attrice di sitcom popolari in UK (You, Ghosts e Siblings), oltre ad aver esordito come musicista nel gruppo crossover All Angels.
Considerando che l’uso dello smartphone non è contemplato nella storia, il lento scorrere dei numeri dal 18 al 458 non è affare da poco, così lo schermo della telecamera di sorveglianza diventa una sorta di specchio dove improvvisare un balletto. Il pavimento un tappeto verde di erba dove abbandonarsi capelli al vento fino a che la realtà non riprende il suo spazio e sul display compare il numero 456, creando una suspence degna di un film horror ma alla fine paghiamo questo benedetto bollo, la porta automatica sulla quale un operaio lavora da ore in qualche modo si apre e Charlotte è fuori.
Ma la giornata della simpatica canaglia non è ancora finita: sull’autobus pressoché deserto una sadica bambina costringe l’autista a fare tutte le fermate suonando il campanello a vuoto. La pazienza della protagonista viene ulteriormente messa alla prova, lo sguardo finale tra lei e l’autista del bus resta enigmatico ma potrebbe esprimere forti dubbi sull’utilità della riproduzione.
SQUID. KASPER HAGGSTROM. 2023.