SOMEONE GREAT / LCD SOUNDSYSTEM (DOUG AITKEN)

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TI VEDO PERCHÉ NON CI SEI.

Tutto continua. Il sole sorge, il traffico strombazza, treni ed uffici pieni e forse in orario. Mamme e bambini al parco. Le consegne dei pacchi al portone. Le grida all’uscita da scuola. Serrande di negozi si apriranno e si chiuderanno e il caffè al bar, un panino veloce in piedi, il vecchio con le buste della spesa, la radio, le ciabatte, una porta che sbatte, pacchetti per regalo e i supermercati pieni, l’acqua che bolle per il pranzo, la macchina al terzo giro per cercare parcheggio. Tutto inesorabile, forse inconsapevole, continua.

La macchina “segna cuore” si è fermata, gli infermieri fanno pratiche e funzioni utili. Tutto è come prima, tutto va avanti come se niente fosse cambiato ma tu non ci sei più. Una malattia? Un incidente? Tutto quello che rimane è un letto vuoto d’ospedale da rifare e poche cose da riprendere e ormai senza alcun valore nell’armadietto.

Una figura nera attraversa le relazioni e il tempo di questo videoclip “Someone Great” degli LCD Soundsystem, accompagnata dalla toccante idea visiva diretto da Doug Aitken. Una figura femminile difficilmente definibile e afferrabile. Giovane, slanciata, ma senza un vero profilo. È una campitura plumbea, forse un ricordo, forse un fantasma.

La vita è fragile, tanto preziosa quanto effimera. In un attimo, le persone che amiamo possono essere portate via, lasciandoci soli con il nostro dolore e i nostri ricordi, ma c’è un fenomeno amaro e reale: tutto continua. La vita continua, il rumore, le abitudini, il sapore del caffè. Niente è cambiato anche se tu non ci sei più.

La sensazione è stata forte da subito. Già prima di rendermi conto del contenuto della canzone recitato da un testo malinconico ma con una briosa base dance, quell’immagine nera, quella figura negata alla vista, quel corpo nascosto, mi hanno subito dato un senso di malinconia e di languida amarezza.

La sagoma nera è una figura, una sorta di persona in penombra, una presenza ben definita ma decisamente negata allo sguardo. È un buco nero nel reale e una presenza che assorbe l’essere.

Due giovani amoreggiano avvolti nella luce morbida di una mattina, si godono un momento di vicinanza e amore. Le loro mani si intrecciano, le loro bocche si sfiorano. La delicatezza dei loro gesti è mostrata da vicino. La sagoma nera della ragazza, delle sue mani, del profilo netto e innaturale, delle sue labbra, rende tutto assurdo e doloroso. Nella quotidianità quel nero è l’assenza e il vuoto lasciato dalla perdita.

James Murphy ha scritto questo brano per celebrare l’elegia di una relazione perduta. Una musichetta ballabile e allegra, dei suoni fiabeschi e giocosi per parlare di una presenza amata che non c’è più. Musica ballabile per elaborare un lutto.

“Someone Great” è un inno alla memoria e alla capacità assorbire un urto senza rompersi. La canzone e il suo video ci invitano a riflettere sulla bellezza fugace di questa vita e sull’importanza di ogni singolo momento. Ci ricordano che, nonostante la perdita e il dolore, c’è ancora vita da vivere e ricordi da custodire. La realtà va avanti, e noi con essa, portando con noi chi non c’è più, rendendo omaggio alla loro memoria attraverso la nostra continua esistenza.

LCD SOUNDSYSTEM. DOUG AITKEN. 2007.

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