CROSSING GUARD / MODEL/ACTRIZ (NATHAN CASTIEL)

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UN PROFETA DA TENERE D’OCCHIO.

Cole Haden, il vocalist della band newyorkese, in questo video piuttosto enigmatico diretto da Castiel, si presenta nei panni di un personaggio sospetto carico di ambiguità, una figura di un periodo o contesto altro, una specie di predicatore apocrifo sbucato da chissà dove.

Seduto nel retro di una Jeep, quasi moribondo, tremendamente pallido e bendato nel corpo nei punti più assurdi, con uno strano copricapo forse da apicoltore, tiene tra le mani ben stretta una falce. Un rincuorante biglietto da visita?

A metà tra un martire e un reietto tristo mietitore, Cole giunto in un’ignota destinazione si sottopone alle cure di un gruppetto di ragazzi che tra routine domestica e lavori di giardinaggio, si prestano di buon grado a sperimentare le sostante psicotrope offerte dall’inquietante ospite, con conseguenti sballi che alterano gesti e percezioni visive notturne, ottimamente esaltate da riprese sghembe e da un fish eye altrettanto distorto e barcollante che si fa largo tra fasci luminosi e ombre che giganteggiano nella buia campagna.

La musica dei Model/Actriz prende via via forma, tra ossessivi riff e un ritmo danzereccio su cui poggia la voce sofferente di Haden, un mix tra post-punk alla Wire e la strafottenza lirica degli Xiu Xiu, ecco la giusta cornice per coreografie e pantomime post “dopate” e vagabondaggi che si alternano nei dintorni della bucolica location, dove l’enorme prato fa da tappeto per una sorta di rituale a metà tra il mistico e il violento, celebrato dallo sghembo protagonista sull’unica donna/vittima del gruppo circuita e poi ammaliata dopo averla “battezzata” tra le acque di un fiume.

Il rosso del vestito attillato indossato dalla donna e il manto bianco-celeste “da santone” del protagonista, si stagliano sotto un cielo plumbeo, contro il verde dell’erba, due entità complementari concentrate in una danza che sembra quasi un rito di iniziazione dal piglio drammatico, tra gesti misurati e contorsioni, e poi ancora grovigli, tensioni spinte e cadute, fino al momento in cui avviene una specie di passaggio di testimone tra i due (momento che accentua ancor di più la visionarietà del plot) anticipato da un progressivo allontanarsi di lui in secondo piano, che sfinito si getta per terra, mentre un fumo denso si sprigiona dal suo corpo, mentre la donna ormai esausta viene trasportata da tre ragazzi riprendendo così la scena dell’inizio come fosse l’atto complementare di un eterno ciclo.

MODEL/ACTRIZ. NATHAN CASTIEL. 2023.

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