MI PIACE!
Mi piace!
Mi piace e basta.
Niente di più. Non troppi significati reconditi, né motivazioni ideologiche, simboliche, estetiche…
Mi piace! Tutto qui.
Giovani, un gruppo eterogeneo, fermo, intrigante e in tensione, pronti ad esplodere.
Forse New York, forse sobborghi di Londra. Un magazzino vuoto in potenza pieno di possibilità espressive se adattato a studio di pittori o a teatro clandestino di periferia.
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Corpi scolpiti, giovani, agili, travolgenti, sexy. Di quei cialtroni di strada, tute e scarpette, che per movenze e per convinzione finiscon per essere eleganti.
Mi piace! Questo video mi piace e se per caso passa, spinto dall’algoritmo di YouTube, fermo tutto e lo guardo anche fosse la centesima volta.
Belli i movimenti e sapiente la coreografia. Moderna e sicuramente attuale ma piena di citazioni funky e danza di strada.
Un gruppo potente. Ben coordinato ed energico. Sembra importante essere uno di loro, sembra figo essere uno di loro.
Il ritmo scandisce, il corpo energico interpreta. Le mosse, movimenti e sguardi, danno una forma, una materia alla musica inaspettata. Ascoltare questo brano scisso dalla coreografia me lo fa sentire povero, monco, quasi svuotato di sangue e realtà.
Energia, potenza, bellezza e vita.
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E non è nemmeno uno di quei video prodigiosi di danza, non è nemmeno una di quelle coreografie complesse ed estreme che sfidano le leggi della fisica e della gravità.
In sostanza è un balletto, niente più, ma per un per qualcosa di incantato mi dà forza, mi dà entusiasmo.
C’è un fenomeno importante delle neuroscienze scoperto negli anni ’90 che si chiama effetto dei neuroni specchio. Sono un fantastico elemento consolatorio per noi ginnasti del click su mouse ed è un fenomeno importante che dichiara che i neuroni specchio sono un tipo speciale di neuroni che si attivano sì, quando compiamo un’azione: facciamo l’azione e il nostro cervello reagisce. Ma quegli stessi neuroni si attivano, si accendono nel nostro cervello, anche quando l’azione la osserviamo solamente. Capito? Senza compiere l’azione questi neuroni si accendono e vivono l’esperienza di quel movimento che vedono. Questa scoperta ha rivoluzionato la comprensione del comportamento sociale e dell’apprendimento umano e ha dato a noi pigri ed obesi nerd la sensazione di aver fatto un po’ di moto semplicemente guardando un video…
Deve essere questo, deve stare lì il godimento che sento nel vedere questo video. Per un attimo il mio cervello, grazie ai neuroni specchio, si sente come un giovane possente dai capelli rasta che balla tutta l’energia che c’è.
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Non muoverò un passo o al massimo batterò la punta del piede seguendo il ritmo ma qualche lucina del mio cervello, grazie a “Busy Earnin”‘ degli Jungle, avrà l’esperienza di essere altro e altrove…
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JUNGLE. JLW E OLIVER HADLEE PEARCH. 2014