PINK FREAKS!
Dalla Norvegia un’esplosione art-punk dal piglio fumettistico che fa leva sullo charme di Ragnhild Fangel, la frontwoman dei “Pom Poko” con la sua naturale attitudine giocosa e sfrontata nel fare musica. Fisicità dirompente (cercate un loro live) e voce stridula, fastidiosa o a tratti infantile che si incastra alla perfezione con basso-chitarra e batteria che “caracollano” tra picchi noise e momenti più distesi, ovvero, per farla breve, la versione scandinava dei “Deerhoof“.
In questo divertente clip a dir poco casereccio, ideato dal misconosciuto team “Narves1 Biblioteket” si percepisce da subito un approccio scanzonato e a mo’ di sfottò alla materia sin dalla messa in scena minimale composta da teli da bagno colorati su cui si adagiano e si alternano mostriciattoli color carne dall’aspetto viscido, costruiti in argilla o plastica o chissà cos’altro…
Il montaggio, articolato sullo zoppicante e sghembo ritmo del brano, mette in risalto la “vitalità” dei pupazzi – forse alter ego dei componenti della band – esserini grotteschi, anche un po’ repellenti, animati a passo uno, che di tanto in tanto secernono liquami da ogni foro o li vediamo cambiare sembianze, tra protesi posticce appiccicate fuori contesto o ciocche di capelli che crescono come fossero piantine.
Buffi personaggi color rosa a volte rilassati, figure plasmate dagli autori con divertita mano naif, che si gonfiano e sgonfiano come i pupazzi per i bambini, che sfoggiano lingue mastodontiche e occhi ipertiroidei facendo guizzi inconsulti come presi da spasmi, con labbra carnose che emulano il cantato, o con assurde escrescenze simili a teste siamesi di cronenberghiana memoria, dentoni suonati da dita veloci, corpi che reggono a malapena teste pulsanti al limite della rottura, ecc ecc; insomma un piccolo weird-trip artigianale ed ironico in bilico tra body horror di Troma-ntica nostalgia ed effettacci d’accatto in grado di strappare qualche mezzo sorriso.
POM POKO. NARVES1 BIBLIOTEKET. 2019.